La Befana

La Befana passa con la sua scopa in tutte e 5befana a Castelletto le municipalità.

Questo è uno dei nostri service storici, attivato fin dalla nostra fondazione.

Tartufo e solidarietà

tartufo savignoUn tartufo record, di ben 1.483 grammi, è stato trovato nell’Appennino grazie al fiuto del cane Fogy e del suo padrone Angelo. Il tartufo più grande del mondo è stato messo all’asta e il suo proprietario, invece che ricavarci un bel gruzzoletto per sé, ha deciso che questo dono del bosco doveva andare a beneficio di tutti. In particolare di coloro che hanno più bisogno, quindi la metà del ricavato è andato all’associazione Amani (volontariato internazionale per l’Africa) e l’altra metà alla associazione Assi.SLA, Associazione Regionale per l’assistenza integrata contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Quest’ultima associazione è stata fondata dal nostro socio Filippo Martone, che ne è il tartufoPresidente.
E’ stata perciò organizzata una cena di beneficenza alla quale hanno aderito con entusiasmo molti soci del nostro Club.

Progetto PAD

padDurante il convegno che si è tenuto a Castello di Serravalle, all’Unione dei Comuni della Valle del Samoggia sono stati consegnati due defibrillatori acquistati con il contributo dei Lions Club Castello di Serravalle Bononia, Valli Lavino e Samoggia e Zola Predosa.

Il progetto PAD (Public Access Defibrillation) – patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Bologna, dal SSR e da ASL di Bologna e da IRC Comunità – prevede la distribuzione sul territorio di defibrillatori semiautomatici esterni e la formazione di volontari in grado utilizzare gli apparecchi e di avviare la catena dei soccorsi.

Il Caffé delle Chiacchiere

in studio 079compressaIl L.C. Castello di Serravalle Bononia ha allestito e gestito nella Torre medievale di Castello di Serravalle “Al Cafa’ dal ciacher” (il Caffé delle Chiacchiere), nell’ambito della locale festa denominata Maggiociondolo. Musica, buon vino e stuzzichini sono stati gli elementi di attrazione verso i clienti, serviti dai Soci del Club che per l’occasione si sono trasformati in baristi e camerieri03 bis.

L’obiettivo primario del Club è di dimostrare che il Lions Club è un’associazione vicina alle persone e che ha per scopo principale l’aiuto ai meno fortunati, oltre a mirare al miglioramento socio-culturale del territorio di pertinenza. Inoltre, come Socio Fondatore della locale Proloco, il Club sente il dovere di sostenere con le proprie iniziative, in collegamento con le altre associazioni del territorio e gli Enti locali, tutte le attività di promozione in studio 051compressaturistica del luogo.

Infine, nell’ambito dell’iniziativa, il Club ha attivato altri service, tra i quali il sostegno al gruppo “Sconfine”, formato da giovani volontari che stanno avviando azioni di recupero sociale dei disabili fisici in Rwanda o, altri anni, il sostegno a castellettesi disagiati.

I Lions e la malattia di Alzheimer

Il Lions Club Castello di Serravalle Bononia ha organizzato insieme ai LC di zona, una conferenza sul tema di studio nazionale intitolata “Aspetti sociali e famigliari della malattia di Alzheimer”. Alla presenza di numerosissimi intervenuti, i relatori dr Vincenzo Pedone e avv. Antonella Cosi hanno esaminato gli aspetti legali e le ripercussioni in ambito domestico della malattia. In particolare, il dr Pedone ha sottolineato come la famiglia sia il punto di riferimento principale per i malati, non solo per il sostegno affettivo ma soprattutto perchè è in ambito domestico che si possono ottenere i migliori risultati dal punto di vista terapeutico o, perlomeno, di diminuzione della progressione della malattia. L’avv. Cosi ha esaminato le diverse possibilità che la legge offre per tutelare i malati e i loro famigliari. Alla conferenza era presente anche il magistrato Vincenzo Castiglione, Presidente dell’Arad, Associazione ricerca e assistenza demenze, importante presenza sul territorio regionale che si occupa di offrire aiuti e assistenza gratuita alle famiglie nelle quali si trova un ammalato di Alzheimer.

fuochi luci e tenebreLa presenza di Vincenzo Castiglione non era casuale, poiché il LC Castello di Serravalle Bononia aveva in precedenza organizzato una vernice con esposizione e vendita dei quadri di Stefano Schrievers, socio del Club, che aveva dipinto e regalato le proprie opere per realizzare un service. L’evento ha consentito di consegnare all’Arad 4.096 euro, somma devoluta per sostenere l’associazione.

In mezzo alle piante, dal deserto ai fiumi

 Dai morbidi poggi collinari al fertile piano della provincia bolognese, i nostri fiumi con mille anse naturali e lunghi rettilinei artificiali conducono l’acqua dolce verso il mare; un tragitto che contrassegna un paesaggio unico e ricco di biodiversità, da tutelare poiché vulnerabile a causa dell’intesa presenza dell’Uomo. Ed è l’ideale percorso che è stato compiuto dal Lions Club Castello di Serravalle Bononia nell’ambito dell’incontro dedicato a “Sorella acqua: conoscerla per conservarla” e che si è svolto a Padulle nella Sala Consiliare del Comune di Sala Bolognese in presenza del Sindaco, Sig. Floriano Fazzi e del Presidente del Club, dr. Giorgio Cornia. L’incontro si è articolato in tre relazioni e in una visita che ha avuto come obiettivo la “scoperta” degli impianti di regimazione idrica del Consorzio Reno-Palata. Di seguito esponiamo la sintesi degli interventi.

La desertificazione:agricoltura e boschi a rischio

desertificationLa disponibilità di acqua divide oggi il mondo tra chi consuma acqua per soddisfare gli sprechi e chi non riesce a soddisfare il proprio fabbisogno vitale o quello sociale. E numerose voci allarmistiche (o coscienziose?) si levano per metterci in guardia dal cambiamento del clima che sta incombendo con futuri effetti letali anche sulla disponibilità idrica. La dott.ssa Federica Rossi, ricercatrice del Cnr, ha illustrato le risultanze del mondo scientifico, il quale riconosce nella desertificazione il maggiore problema economico, sociale e ambientale per la maggioranza del pianeta: 350 M di ettari sono soggetti a desertificazione, il 33% della superficie Europea ne è minacciata, il 10 e il 31% delle terre italiane sono rispettivamente a forte e medio rischio di erosione (Mappa).

4 Diagramma di flussoNegli ultimi 10.000 anni l’uomo ha interagito con il metabolismo naturale del pianeta, studiato attraverso carote di ghiaccio prelevate a Vostok, e l’interferenza è divenuta enorme dopo la rivoluzione industriale, tanto che Paul Crutzen, Premio Nobel 1990, ha proposto di definire “antropocene” la nostra epoca. Ossia, il naturale surriscaldamento del globo (Grafico temperatura) viene accelerato dalle attività antropiche (Diagramma3 temperatura). Le possibilità di contrastare il fenomeno della desertificazione sono numerose, ma è necessario adottare piani nazionali coordinati e prevedere l’uso di tecniche di conservazione dell’acqua e del suolo, oltre a proseguire nella ricerca e nello sviluppo attraverso progetti organizzati.

 

La fitodepurazione

imgresTra le varie possibilità offerte dalla tecnologia di risparmiare le risorse naturali e non inquinare, è affascinante quella donata dalle piante di “pulire” l’acqua; è una opportunità, questa, accessibile ai privati cittadini, alle grandi imprese e alle comunità, denominata fitodepurazione. Il sistema è molto semplice e modulabile in funzione del carico di abitanti, ma richiede la messa in opera da parte di specialisti del settore per l’adeguamento ai criteri imposti dall’Arpa. Il dr Aldo Maccaferri, agronomo libero professionista, ci ha illustrato come avviene la fitodepurazione delle acque reflue provenienti dagli scarichi casalinghi; in pratica, è necessario disporre nel proprio giardino di una fossa di raccolta delle acque (vasca Imhoff) collegata ad un “vassoio” drenante (e filtrante) formato da terreno vegetale e argille. Da qui le acque così filtrate possono defluire o in una apposita cisterna di raccolta per essere riutilizzate, ad es. per l’irrigazione del prato, o verso un canale di scarico. Il vassoio drenante non è altro che il fondo di una aiuola, di opportune dimensioni, nella quale si possono coltivare le più comuni piante ornamentali.

Il ruolo degli enti di bonifica

E’ molto delicato l’equilibrio giocato dai Consorzi di Bonifica nella regimazione delle acque, poiché ad essi spetta il gravoso compito di proteggerci dalle piene improvvise o di rifornirci di acqua quando essa manca. Infatti, come scrisse alla fine del XIII secolo Giamboni Bono: “…e per non saper notare, spesse volte,  non solamente da’ nemici ma da’ fiumi si riceve turbamento”.

imagesIn particolare, il Consorzio di Bonifica Reno-Palata, come ci è stato illustrato dal dott. Claudio Negrini e dalla dott.ssa Claudia Zampighi, esercita “il laborioso dominio delle acque di pianura” (*) basato sullo studio dell’evoluzione idrografica della pianura. I nostri fiumi,  che hanno creato la Pianura Padana, hanno altresì formato, attraverso il meccanismo di inondazioni periodiche, le aree di “bassa”, nelle quali è più facile l’esondazione dei fiumi, e aree di maggiore altimetria. Il Consorzio, quindi, lavora con una rete di 700 km di canali, sulla separazione delle acque dei terreni alti da quelle delle aree di bassa, mantenendo l’equilibrio con la sollevazione delle acque basse e il conseguente afflusso nei fiumi riceventi. All’eccesso di acqua spesso si contrappone, nel nostro territorio, la sua carenza: e così il Consorzio, attraverso opportuni invasi, risparmia acqua per erogarla al momento del bisogno. Il Consorzio esercitano pure un severo controllo sul territorio, provvedendo alla difesa del suolo, alla tutela delle risorse idriche e alla protezione dell’ambiente.

Insomma, siamo così abituati ad avere l’acqua a portata di mano da non pensare che essa è una risorsa da usare con rispetto e parsimonia non essendo né rinnovabile né inesauribile. E concludiamo con una semplice riflessione: quando paghiamo la bolletta dell’acqua, noi compensiamo il servizio che ci porta questa risorsa in casa, ma non la sua produzione.

* Titolo dell’opuscolo distribuito dal Consorzio di Bonifica Reno-Palata, Supplemento a “Il Divulgatore”, n.1/2001

LE AZIONI CHE FAVORISCONO IL RISPARMIO
Dacché esiste l’Uomo, questa è la prima epoca in cui ci preoccupiamo della quantità di acqua consumata. Il risparmio della risorsa idrica è oggi un obiettivo importante, raggiungibile soprattutto attraverso politiche ecologiche internazionali ma anche grazie a piccole attenzioni quotidiane. Vediamo quali semplici azioni possono farci risparmiare acqua e quanta riusciamo a serbarne adottando questi accorgimenti.

Chiudi il rubinetto mentre ti lavi o ti radi. Un rubinetto aperto scarica dai 10 ai 20 l/min. Se lasci scorrere l’acqua mentre compi queste azioni ne consumi 30/60 litri. Lo stesso vale per i piatti; lavandoli con il rubinetto aperto puoi consumare più di 100 litri di acqua.
Risparmi fino a 2.500 l/anno/persona.

Doccia piuttosto che bagno in vasca. Per una doccia sono necessari 40 litri di acqua circa, per il bagno 150.
Risparmi 32.400 l/anno/persona.

Macchina e piante. Se lavi la macchina usa il secchio e non l’acqua corrente: con il tubo di gomma puoi consumare più di 500 litri. Per annaffiare piante e fiori utilizza l’acqua in cui è stata lavata la frutta o la verdura.

Elettrodomestici. Metti in funzione la lavatrice o la lavastoviglie soltanto a pieno carico.
Risparmi 2.500 l/anno/famiglia (3 persone)

Frangigetto-areatore. Questo semplice apparecchio da applicare al rubinetto e che si compra al supermercato, consente un risparmio di 18.000 l/acqua/famiglia (3 persone).

Una manutenzione corretta. Ripara il rubinetto che goccia o il water che perde
Risparmi fino a 21.000 l/rubinetto e fino a 52.000 l/water.

Controlla la cassetta di scarico del WC. Non usare il water come secchio per la spazzatura impiegando poi l’acqua x eliminare un pezzetto di carta, poiché ogni volta se vanno 8-12 litri d’acqua. Inoltre, è sufficiente inserire all’interno della cassetta un oggetto ingombrante per ridurre la quantità d’acqua utilizzata: ad es. una bottiglia di acqua minerale piena, inserita nella cassetta, risparmia 2 l/scarico.

Risparmio di acqua che una persona può ottenere in un anno con pochi gesti: oltre 65.700 litri = 65,7 metri cubi = 65,7 tonnellate. Una famiglia di 3 persone: quasi 200.000 litri all’anno

Didascalia foto 

imagesGià nel IV secolo d.C., Platone rievoca nel Crizia (III, 111b, c, d) un tempo in cui le foreste ricoprivano gran parte dell’Attica e “sui monti v’era molta selva, di cui restano ancora segni manifesti”. La deforestazione a cui allude Platone si spiega in larga misura con il bisogno di legno degli Ateniesi, protesi al dominio dei mari. Le foreste divennero flotte e gli alberi aste di sostegno delle vele: il tempio di Poseidone a capo Sounion, è ancora oggi un monumento straordinario, ma il paesaggio circostante e l’arido monte su cui si erge non rivelano alcuna traccia delle foreste che li ricoprivano

Report di  Maria Teresa Salomoni